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C’era una volta il riso “Extra”

C’era una volta il riso “Extra” dicitura che identificava le partite di riso lavorato con pochissimi difetti…

Poi con il  D.LGS. 4 AGOSTO 2017, N. 131 questa legge del 1958 viene abrogata.

Da allora purtroppo per i cultori del risotto, i cuochi e gli addetti nel settore Ho.Re.Ca. è diventato ancora più difficile trovare dei risi da risotto di qualità superiore alla media commercializzata normalmente, ovvero parliamo dei risi “extra” denominazione valsa per 39 anni da decreto ora scomparsa…

Oggi all’industria è consentito il confezionamento di risi che rispettino i valori massimi di impurità come dall’allegato 4 della legge stessa. Qui sotto  appunto l’elenco delle impurità che possono essere presenti nelle confezioni dei risi comunemente commercializzati, fino al 2017 era illegale e ora è tutto nella norma. Ciò è un bene perché comunque si sottrae un 37% di grani che altrimenti sarebbero stati destinati all’alimentazione animale e vista la scarsità di cibo nel mondo questo sarebbe stato un vero peccato.

*In azienda grazie al controllo totale della nostra filiera di trasformazione (dalla semina al confezionamento) noi continuiamo a produrre i nostri risi di qualità “extra” per non tradire la fiducia dei clienti storici e per mantenere un livello di qualità superiore nettamente differente rispetto a quella che si trova in commercio per continuare a servire chi necessita di un riso perfetto perché necessita fare risotti perfetti.

*Riusciamo a mantenere i prezzi del nostro riso molto competitivi perché tutti i chicchi imperfetti vengono trasformati ulteriormente in altri prodotti che trovate a catalogo. Mediamente  scartiamo fino al 30% di grani imperfetti, percentuale che invece si ritrova sovente nei pacchetti di riso destinati al commercio con più passaggi intermedi prima di raggiungere il consumatore finale.

Allegato 4 (Previsto dall’articolo 4 comma 2)

Difetti massimi ammissibili per la messa in commercio di risi bianchi e risi parboiled

 

DIFETTI DEI GRANI PERCENTUALE
%
grani rotti o rotture 5
grani striati e/o pigmentati*2 3
grani gessati 4,5
grani danneggiati 2,5
grani danneg da calore*3 0,05/4,00
grani immaturi, malformati e altre varietà 10
di cui grani di altre varietà *3/*5 5
grani parboiled *3 0,1
grani non parboiled *3/*6 0,1
peck *3/*6 1
materie estranee commestibili 0,1
materie estranee non commestibili non tossiche 0,01
coefficiente di variazione della lunghezza dei grani *7 5

Le  definizioni  sono  riportate  nell’allegato  1.  Non  si applicano alle miscele di riso di cui all’articolo 3, comma 7.

² Se la percentuale e’ >  al  valore  massimo,  la  denominazione dell’alimento deve riportare l’indicazione «ostigliato».

³ Per il riso integrale la determinazione e’ effettuata  dopo  la lavorazione del grano.

4 Per le varieta’ Basmati e Jasmin il valore massimo e’ 0,50.

5 La presenza di grani di altre varieta’ e’ determinata solo per le denominazioni di cui all’articolo 5 e per le denominazioni di  cui all’articolo 3, comma 3.

6 Si applica al riso parboiled.

7  Si  applica   alla   determinazione   della   caratteristiche biometriche  dei  grani,  ai  fini  della  classificazione di   cui all’articolo 3, comma 1.

*A SEGUIRE ALTRO REPERTORIO IMMAGINI AL MICROSCOPIO DAL NOSTRO LABORATORIO ANALISI  (riferimento campione di Riso Carnaroli Classico).

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